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Formula 1 i segreti di Hamilton, campione non solo in pista

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Quando si pensa a Lewis Hamilton, uno dei più grandi campioni nella storia della Formula 1, è difficile immaginarlo al di fuori di un circuito automobilistico, senza casco né tuta. Tuttavia ci sono diversi aspetti di lui che solo i più esperti conosceranno. Prima però è necessaria una premessa: chi si è appassionato da poco a questo sport deve sapere che Hamilton è il detentore di 7 titoli mondiali nella sua carriera di pilota, alla pari dell’iconico Michael Schumacher, il cui ultimo titolo mondiale vinto risale al 2004. Di recente, insieme ai 7 mondiali, ha anche battuto i record di più vittorie (95), podi (165), e pole position (98) nella storia di questo sport.

Il patrimonio

Ma se tutto questo è consegnato alla leggenda, non mancano le curiosità sulla vita di questo straordinario campione. Una delle sue principali passioni è la musica, difatti nel giugno 2018 è uscito l’album “Liberation” di Christina Aguilera e proprio in quell’occasione il pilota britannico ha debuttato come cantante rapper sotto lo pseudonimo di “XNDA”. Un altro aspetto sorprendente è la grandezza del suo portafoglio che, anche grazie alla recente vittoria mondiale, si è dovuto attrezzare per ospitare un patrimonio di 250 milioni di euro, un tesoro che ogni anno incrementa anche grazie all’ingaggio da 40 milioni di sterline riconosciutogli dalla scuderia Mercedes.

La collezione

una delle macchine che possiede Hamilton

Con il suo patrimonio da capogiro ha realizzato una collezione piuttosto importante di supercar nel suo garage. Come è facile immaginare, possiede diversi modelli Mercedes partendo dalla Amg Gt-R , la versione stradale del modello che viene usato tuttora come Safety Car nella Formula 1. Si prosegue con la Sls Gt Black Series, l’auto ispirata alla storica 300 SL con portiere simili ad ali di gabbiano; il pilota inglese sarà anche uno tra i fortunati a possedere il concept Mercedes Amg-One , l’auto stradale ibrida più potente mai realizzata dalla casa con la stella a tre punte, una vettura a cui Lewis è molto legato, perché ha dato un contributo alla sua realizzazione. Non è finita qui perché, accanto ai numerosi modelli Mercedes, c’è spazio anche per le rivali, come la Ferrari “LaFerrari”, uno dei tanti bolidi del Cavallino Rampante; per chiudere un’altra supercar italiana è la Pagani Zonda LH (Lewis Hamilton) ovvero una variante unica e personalizzata di questa macchina iper-esclusiva, anche se l’elenco sarebbe molto più lungo.

Lo scambio tra Hamilton e Rossi

Hamilton e Rossi che guidano dopo che si sono scambiati i veicoli

Tralasciando il garage, un evento storico è stato quando Lewis e Valentino Rossi, i due giganti nella storia del motorsport, si sono trovati a girare sul circuito Ricardo Tomo di Valencia, scambiandosi i mezzi, Valentino sulla Mercedes F1 e Lewis sulla Yamaha M1. Tutto questo è avvenuto dal 7 al 10 dicembre 2019, Hamilton ha voluto scaldarsi e prepararsi per l’incontro con Rossi a bordo di una Yamaha R1 aiutato da Franco Morbidelli (un altro pilota italiano di MotoGP) in veste di istruttore. A margine dell’evento Hamilton ha commentato dicendo che “per me è come un sogno che si avvera”, visibilmente. Anche Rossi si è detto felice di “essere in una lavatrice”, come ha riassunto per spiegare le sensazioni provate al volante, e non molto diversa dev’essere stata l’esperienza di Lewis che, tornato ai box, non sapeva con quali parole descriverla. Subito dopo essere scesi dalle loro moto si sono abbracciati spontaneamente, a chiudere un momento così speciale e indimenticabile.

Lewis contro la violenza

Per Hamilton c’è qualcosa che va oltre il denaro, le auto e la pista. Dopo la tragedia, verificatasi nel maggio 2020 negli Stati Uniti, dell’omicidio di George Floyd da parte di un poliziotto, si è sviluppato il movimento anti-razzista “Black Lives Matter” di cui è sostenitore; per ricordare tutte le vittime di razzismo e di omicidio solo per il diverso colore della pelle, all’inizio della stagione 2020, ha preteso che Mercedes si impegnasse per favorire la diversità e l’inclusione in tutte le sue forme nel mondo del motorsport. Questa sua forte vicinanza al movimento ha fatto in modo che le due monoposto venissero colorate di nero, al posto dell’argento tradizionale, la stessa cosa per entrambe le tute (sia la sua sia quella del suo compagno di scuderia Valtteri Bottas); inoltre ha anche personalizzato il suo casco colorandolo di viola scuro e inserendo, sulla parte superiore, il logo del movimento in bianco. Per completare il tutto, prima della partenza della prima gara della stagione, tutti i piloti si sono messi uno accanto all’altro con indosso le magliette del movimento, stando un minuto in silenzio per tutte le vittime del razzismo.

I cameo

Infine il cinema. Chi è fan dei film Disney saprà benissimo che in Cars 2 ha interpretato sé stesso sotto forma di auto (una McLaren MP4-12C), e nella versione originale di Cars 3 ha svolto la parte dell’assistente vocale, chiamato con il suo stesso cognome, di Cruz Ramirez. L’ultimo cameo è stato nel videogioco sparatutto Call of Duty: Infinity Warfare, la scena in cui appare si svolge all’inizio del gioco. C’è da aggiungere che nel videogame il suo personaggio appare identico al suo aspetto fisico grazie alla tecnologia “motion capture”, che permette la riproduzione in modo molto verosimile dell’aspetto fisico dell’attore che sta eseguendo la parte.

Alessandro Buttiglieri, 3A SIA

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