Il termine “gender”, in italiano genere, si utilizza per riferirsi all’identità di genere, quindi per parlare di mascolinità e femminilità, senza rivolgersi alla differenza sessuale biologica.
Questo termine venne utilizzato per la prima volta dallo psicologo John Money parlando del ruolo di genere e riferendosi agli intersessuali, cioè a quelle persone che presentano caratteristiche sessuali di entrambi i generi e che non possono essere individuati dal proprio sesso biologico; Money si occupò durante tutta la sua carriera di sfatare alcuni miti legati alla sessualità e alle sue manifestazioni.
Con riferimento al genere, possiamo trovare diverse terminologie: l’identità di genere, il ruolo di genere e l’orientamento sessuale. Quest’ultimo si definisce come l’attrazione emozionale, romantica e /o sessuale di una persona verso individui di sesso opposto, dello stesso sesso, di entrambi o a volta di nessuno.
Da questi presupposti nasce la comunità LGBTQ+ della quale finalmente si parla soprattutto grazie ai social, anche se ancora superficialmente. Ne fanno parte tutti quelli che devono difendere i propri diritti e sopportare ogni giorno discriminazioni per via del proprio orientamento sessuale.
Ecco il significato del termine LGBTQ+:
- L = lesbiche, tutte coloro che sono attratte dallo stesso sesso, quindi da altre femmine
- G = gay, tutti coloro che sono attratti dallo stesso sesso, quindi da altri maschi
- B = bisessuali, tutti che coloro che sono attratti da entrambi i sessi, quindi sia da maschi che da femmine. In questo caso la percentuale di attrazione per un sesso può essere maggiore rispetto all’altro, ma questo non cambia le cose: puoi definirti comunque bisessuale
- T = transgender, tutt* coloro che non si identificano nel proprio sesso, quindi se qualcuno ad esempio nasce biologicamente maschio ma non si sente così, si definisce donna trans ed è quindi una femmina o, viceversa, per gli uomini trans. Possono essere comunque etero, gay, lesbiche, etc
- Q = queer, tutti coloro che non si identificano in nessun orientamento sessuale, sono semplicemente loro stessi, però comunque non sono eterosessuali o cisgender (cioè che si sentono a proprio agio con il proprio genere biologico)
- + = sono tutti i restanti orientamenti sessuali, che ovviamente non valgono meno
Tra questi vi sono: gli intersessuali, cioé coloro che hanno caratteristiche sessuali sia femminili sia maschili i pansessuali ovvero coloro che sono attratti dalla persona a prescindere dal sesso di appartenenza gli asessuali, coloro che non provano attrazione sessuale per nessuno (e questo non vuol dire però che non provino altri sentimenti) gli ally, che sono coloro che sostengono la comunità anche se magari non ne fanno parte.
A non far parte della comunità LGBTQ+ sono gli eterosessuali, tutti coloro che sono attratti dal sesso opposto. E non ne fanno parte perché sono la maggioranza e non devono combattere tutti i giorni per i propri diritti e le discriminazioni… a meno che, come abbiamo già detto, non siano Ally.
Sara Grechi, 3A SIA