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venerdì, Settembre 13, 2024
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I mondiali raccontati dagli studenti del Casale

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I mondiali di calcio sono il più importante torneo calcistico per le squadre nazionali, ma potremmo anche definirlo il più importante torneo sportivo al mondo. Si disputano ogni 4 anni, la prima edizione risale al 1930 e l’ultima è quella che si è appena conclusa in Qatar con la vittoria dell’Argentina al termine di una delle finali più belle nella storia di questa competizione e forse del calcio in generale.

Come funziona

Il torneo dura circa un mese e prevede la partecipazione di 32 squadre che si affrontano tra loro accedendo alla fase finale dopo una fase eliminatoria che dura 2 anni e che è suddivisa per continenti. Nella fase finale le squadre sono suddivise in 8 gironi di 4 squadre ciascuno, in ognuno di questi le prime 2 classificate si qualificano per la fase a eliminazione diretta. Questo fino a Qatar 2022, perché Usa 2026 vedrà la presenza di 48 squadre divise in gironi da 3, con nuove modalità per la qualificazione e per la fase finale.

L’edizione che si è appena conclusa purtroppo non ha visto la partecipazione dell’Italia, eliminata per la seconda volta consecutiva durante le qualificazioni, ma sono tanti gli studenti del Casale che hanno seguito con attenzione la coppa del mondo o per passione o perché la nazionale del loro paese di origine è stata impegnata nei gironi e nelle eliminatorie, prima fra tutte il Marocco, vera rivelazione del torneo. Per questo Voci di Corridoio ha deciso di raccogliere le voci degli studenti-tifosi.

il racconto degli studenti

«E’ stato bello ed emozionante seguire le gare della nazionale – racconta Salma El Mazini, di 5A SIA – eravamo tutti insieme e quando il Marocco segnava urlavamo e ci abbracciavamo per la gioia. E’ stato un po’ come sentirsi a casa per un istante». Tifa il Marocco anche Destiny Ofere (4A AFM):

è stata l’ultima squadra Africana a essere eliminata e la prima nella storia ad arrivare in semifinale, ero sicuro che avrebbe battuto la Spagna.

marocco

Sono tanti anche quelli che hanno seguito una squadra non perché fosse quella del loro paese, ma per passione; il maggior numero di tifosi ha parteggiato per Argentina e Brasile, come Alecsandra Petre (4B AFM), che tifa l’Albiceleste «per la sua modalità di gioco». Il suo giocatore preferito all’interno di questa squadra è «Messi, tifo per lui fin da quando ero piccola, ma mi piacciono anche Dybala e Di Maria. Penso che l’Argentina possa vincere e che abbia delle buone strategie per farlo». Una previsione quanto mai azzeccata.

Per il Brasile si schiera invece Sveva Trumellini (4B AFM) perché «i giocatori sono belli da vedere soprattutto quando ballano dopo aver fatto goal, mi ricordo i mondialo del 2014 in Brasile, che sono stati bellissimi. Il mio giocatore preferito è Neymar, speravo che vincesse e ci sono rimasta davvero male quando è stato eliminato dalla Croazia». Tra chi tifa per l’Argentina ci sono anche Carlo Cerri e Gabriele Petrucci (3A AFM), che impazziscono per Messi. «Eravamo convinti – dicono – che l’Argentina potesse arrivare in finale e vincere». Seconda previsione presa.

Argentina

Pure i docenti subiscono il fascino del mondiale, per esempio il prof. Andrea Sala racconta che «non ho una squadra per la quale tifo perché manca l’Italia, ma se quest’ultima fosse ai mondiali da italiano la tiferei incondizionatamente e sarei in prima fila a sventolare la nostra bandiera tricolore. Degli azzurri il giocatore che preferisco è Donnarumma e credo che, se ci fossimo qualificati, avremmo anche potuto vincere. Tra le squadre in lizza pensavo che la Francia e l’Argentina avessero buone probabilità di vittoria e non mi sono sbagliato». E’ stato meno fortunato con le previsioni Maurizio Pollini, gestore del bar del Casale: «Avrei tifato l’Italia se fosse stata ai mondiali, ho ripiegato sul Brasile, nel girone mi sono piaciuti tanto e li ritengo abbastanza forti, purtroppo hanno perso ai rigori con la Croazia. Come calciatore ho una preferenza per Messi».

A sorpresa infine c’è anche chi ha tifato la Croazia, come Filippo Icardi (3A CAT): «Il mio giocatore preferito di questa squadra è Borna Barišić, sapevo che non avrebbe vinto perché sulla carta non è forte come le altre». E perfino il Giappone ha i suoi supporter, come Nicole Berard (4B AFM), che segue in particolare «Tanaka, uno dei più giovani e autore del secondo gol con la Spagna». Tra le europee, apprezzamento per la Roja. «Sono affezionata a tanti calciatori spagnoli – dice Arianna Bacchella (4B AFM) – ho grande stima anche di Luis Enrique per la sua storia e seguo la Spagna dagli europei, il giocatore simbolo per me è Morata. Non avevo grande fiducia nella vittoria finale, perché c’erano tante squadre più forti».

Miriam Cristiano – Giada Princiotta 4B AFM

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