Ma i ragazzi che compiono 18 anni, e per la legge sono pronti per votare, sanno quali sono i partiti italiani, che cosa è un partito o che cosa rappresentano i loro voti per quello schieramento politico? Innanzitutto occorre precisare cos’è la politica e a cosa serve: secondo l’enciclopedia Treccani la politica è la scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica.
E cosa sono i partiti politici?
Un partito è un insieme di persone che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale, si tratta di associazioni private alle quali un cittadino può iscriversi sulla base della condivisione degli ideali politici ovvero dei valori e delle proposte che un singolo partito avanza.
Dentro agli stessi partiti politici si possono formare delle correnti, come accaduto in Italia con la Democrazia Cristiana o col Partito Comunista Italiano. Ancora più indietro nel tempo, il movimento socialista sin dalle origini si divise nelle correnti dei socialisti riformisti, dei social-progressisti, dei socialdemocratici; in particolare il discrimine principale era tra chi voleva la rivoluzione proletaria (massimalisti) e chi spingeva per una riforma dello stato dall’interno (minimalisti), a seconda dell’interpretazione che si dava ai principi enunciati da Karl Marx e Friedrich Engels nel “Manifesto del partito comunista”, che proponeva come obiettivo il superamento del capitalismo e l’abolizione delle classi sociali.
A destra (i rappresentanti del partito comunista e di quello socialista sedevano a sinistra del presidente della Camera) invece l’ideologia intorno alla quale si è costruito il dibattito politico è il fascismo, un movimento fondato da Benito Mussolini fondendo elementi socialisti (presto abbandonati) e reazionari (che costituirono il vero fulcro dell’azione politica fascista). Il fascismo prese il potere in Italia nel 1922 e ispirò il nazional-socialismo in Germania; la dittatura durò fino al 1943 e dopo la seconda guerra mondiale, quando entrò in vigore la Costituzione nel 1948, l’Italia adottò un ordinamento esplicitamente antifascista.
Qual è la situazione dei partiti politici oggi in Italia?
Nel corso della Prima Repubblica (1946-1994) i principali partiti furono Democrazia Cristiana (d’ispirazione cattolica, collocazione centrodestra), Partito Comunista Italiano (sinistra), Partito Socialista Italiano (centrosinistra), Movimento Sociale Italiano (d’ispirazione fascista, destra). Con il passaggio alla Seconda Repubblica, in conseguenza della fine della Guerra fredda, della crisi del sistema politico (“tangentopoli”) e delle stragi di mafia, il panorama politico italiano si è modificato e oggi queste sono le principali forze politiche:
- Fratelli d’Italia – Destra – leader: Giorgia Meloni
- Lega – Destra – leader: Matteo Salvini
- Forza Italia – Centrodestra – leader: Silvio Berlusconi
- Terzo Polo – Centro – leader: Carlo Calenda, Renzi
- Partito Democratico – Centrosinistra – leader: Enrico Letta
- Sinistra Italiana- Sinistra – leader: Maria Gabriella Branca,Nicola Fratoianni,Elisabetta Piccolotti
- Movimento 5 Stelle – Trasversale – leader: Giuseppe Conte
Nicole Berard 4B AFM