le informazioni qui contenute non possono sostituire il parere medico
Cos’è il binge eating? Il termine binge eating significa letteralmente “abbuffata di cibo” e indica episodi in cui si mangia molto e in maniera incontrollata in un tempo breve. Queste crisi sono seguite da senso di colpa e vergogna, che spesso inducono a mangiare da soli o di nascosto. Quando questi episodi si ripetono e diventano ricorrenti si possono configurare come un vero e proprio disturbo dell’alimentazione, di solito tende a manifestarsi nella giovinezza, ma può riguardare un ampio intervallo di età anche perché si tratta del disturbo del comportamento alimentare più frequente e può occorrere in associazione ad altri come l’obesità.
Allarme
Il binge eating non è semplicemente “mangiare troppo”, ma conta anche come si mangia (quanto rapidamente, farlo da soli, non riuscire a fermarsi anche se non si ha fame) e come ci si sente, perché spesso dopo l’abbuffata si provano senso di colpa e tristezza. La scienza ha individuato diversi fattori coinvolti a partire da quelli genetici, affettivi e sociali, per la complessità del fenomeno in presenza di questi elementi può essere opportuno rivolgersi a uno specialista.
Impatto
Il peso eccessivo (o ritenuto tale), il senso di colpa e di disagio che a volte si tramutano in vero e proprio disgusto verso se stessi , possono provocare difficoltà nei rapporti interpersonali e nelle relazioni sociali, che possono spingere a un progressivo isolamento, cosicché l’unione degli effetti psicologici e di quelli fisiologici può ridurre in maniera importante la qualità della vita della persona.
Trattamento
Innanzitutto se si teme di essere esposti a questo disturbo è opportuno rivolgersi al proprio medico curante che potrà decidere se indirizzare verso uno specialista: medici psichiatri ed endocrinologi, psicologi o psicoterapisti, dietisti, fisioterapisti possono tutti essere coinvolti nella gestione del binge eating, a seconda del singolo caso.
Sofia Venchi, 1B FMT