Negli ultimi anni la nostra biblioteca è sempre stata poco accessibile, con la porta chiusa a chiave e i libri che si accumulavano sui banchi. Diversi studenti si sono chiesti come mai non fosse attivo un servizio di prestito dei testi oppure perché non fosse possibile usarla come aula studio, anche in autonomia, come accade in altri istituti. Sarebbe un’opportunità per svolgere attività inerenti alla scuola nei momenti liberi o pomeridiani, vivendo il Casale in maniera diversa.
Secondo il dirigente scolastico Elda Frojo, quando si tornerà regolarmente a lezione anche la biblioteca tornerà a essere un luogo vivo:
L’idea era quella di aprire al pomeriggio facendo, per esempio, corsi di recupero organizzati da studenti, dando qualcosa in cambio a chi si presta per aiutare in una determinata materia un ragazzo che ne ha particolarmente bisogno
Proprio il “tutoraggio tra pari” potrebbe essere un modo per far vivere la biblioteca, ma anche per sperimentare un modo nuovo di essere studenti; in questi “corsi di recupero” non sono i professori a fare lezione, ma alunni che si sentono particolarmente portati in una certa disciplina e vogliono mettere la loro esperienza al servizio dei compagni che hanno più difficoltà. Si tratta di una strategia usata da diversi istituti scolastici in tutta Italia, che ha il vantaggio di far affrontare le materie da un punto di vista differente, più “amichevole”.
Accanto a questa iniziativa, secondo il dirigente sarà possibile tornare a usare la biblioteca durante la mattina anche per altre finalità, a partire dal prestito verso gli alunni.
Giulia Beretta, 3A SIA