Come stanno procedendo i lavori nel nostro istituto? Quali saranno i prossimi interventi? Come ha reagito la comunità scolastica a questi cambiamenti e ai disagi? Per rispondere a queste ed altre domande Voci di Corridoio ha deciso di rivolgersi alla dirigente Elda Frojo, a un componente del Consiglio d’Istituto, la professoressa Maria Mordenti, e a uno dei rappresentanti degli studenti, Francesco Napoli.
3Francesco Napoli: «La Provincia deve essere più presente»
Quali sono stati i problemi che vi sono stati riportati dagli studenti riguardo al cantiere?
«I problemi sono stati molteplici a partire da quelli più ovvii come i rumori, che impediscono ai professori di fare una spiegazione opportuna e di riuscire a coinvolgere i propri studenti nelle lezioni. Altri sono stati la sospensione dell’energia elettrica e la mancanza di riscaldamento in alcuni momenti, che hanno provocato disagi non di poca importanza»
Avete mai pensato di organizzare qualche manifestazione per evidenziare i disagi che i lavori in corso provocano agli studenti?
«Un paio di settimane fa abbiamo organizzato una “manifestazione silenziosa” in seguito a una giornata nella quale i rumori erano insopportabili e i riscaldamenti non funzionavano, a scuola si era creato un ambiente non consono tant’è che alcuni studenti hanno deciso di uscire prima da scuola e il giorno dopo alcune classi sono state a casa in segno di protesta. In questa occasione ci è stato contestato il fatto che non c’è stata una vera e propria manifestazione rumorosa, capace di far passare il nostro messaggio anche alla Provincia, purtroppo siamo consapevoli che in questa occasione abbiamo sbagliato perché non siamo riusciti a far arrivare il nostro messaggio. Anzi è sembrato che siamo stati a casa solo per il riscaldamento, ma in realtà stavamo protestando per tutti i disagi che il cantiere provoca»
Non vedete nessun elemento positivo?
«Una volta concluso questo cantiere i lavori antisismici saranno una cosa in più, ma non si possono ignorare anche tutti gli altri problemi che restano come la caldaia che in alcuni momenti non funziona o i vetri sottilissimi che facilmente si potrebbero rompere. Questo per dire che la Provincia deve essere più presente e rendersi conto di quelle che sono le esigenze reali se si vogliono ottenere dei risultati»