Gli studenti molto spesso hanno difficoltà a seguire le lezioni, a completare tutti i compiti assegnati, ad alzare la mano per chiedere a un insegnante di rispiegare un argomento piuttosto che un altro. A volte questo è dovuto a un impegno discontinuo o a un’attenzione incostante, ma altre nonostante la buona volontà e l’impegno i risultati non sono quelli sperati, per questo motivo potrebbe essere utile da parte degli stessi studenti proporre agli insegnanti alcune “buone pratiche”. (a cura di Giulia Beretta, 3A SIA)
Se non capiamo non siamo “sbagliati”

A volte accade che gli educatori mettano in difficoltà un ragazzo, anche inavvertitamente, magari sottolineando i suoi continui errori o i suoi limiti in una certa materia, ma una frase brusca o un rimprovero severo possono farlo sentire “sbagliato”e inadeguato rispetto alla comunità e alla classe, portandolo a odiare la scuola o a mollare gli studi.