Da quando Internet è diventato parte essenziale della vita quotidiana anche il suo utilizzo nel mondo imprenditoriale è aumentato. Durante la pandemia è stato uno strumento di fondamentale importanza per garantire una parvenza di normalità nonostante le difficili condizioni.
Attraverso lo smart working (o lavoro agile) sono continuate attività che altrimenti non avrebbero potuto essere svolte, finita l’emergenza però ciò che poteva sembrare un aiuto è diventato una condanna. Il confine tra vita privata e lavorativa infatti si è assottigliato sempre di più fino a diventare impercettibile: poter comunicare per email, chiamate o messaggi con colleghi e superiori (ed essere quindi costantemente reperibili) comporta il rischio che gli orari diventino solo dei numeri su un foglio di carta.
Per questo motivo alcuni paesi europei come la Spagna e la Francia hanno previsto già da qualche tempo delle norme per tutelare il diritto alla disconnessione: «Il diritto del lavoratore a non essere soggetto alle richieste presentate in via telematica dal datore di lavoro al di fuori dell’orario massimo di lavoro». In Italia la normativa a riguardo è piuttosto recente, la legge 61/2021 prevede «il diritto alla disconnessione dagli strumenti tecnologici utilizzati per lo svolgimento della propria prestazione lavorativa».
Affermare un diritto però non significa che venga automaticamente rispettato. Per questo motivo il Portogallo ha optato per un approccio differente e ha imposto un dovere per il datore di lavoro che, se violato, determina un illecito amministrativo. Se quindi, in altri paesi, è una scelta del dipendente decidere di ignorare le comunicazioni ricevute fuori orario, in Portogallo, se questo si verifica, è l’imprenditore a essere punito con una sanzione pecuniaria.
Al di là delle leggi, le iniziative che si possono adottare per preservare la propria salute e il proprio tempo esistono, ma dipendono dalla forza di volontà di attuarle. Per esempio nel caso in cui si avesse un dispositivo aziendale lo si può spegnere appena finito il turno di lavoro; se invece gli account sono collegati a uno strumento personale, si può impostare la modalità “Non Disturbare” (ormai integrata di default), decidendo quali notifiche e chiamate ricevere e quali invece ignorare. Esiste inoltre la possibilità di programmare gli orari in cui azionare automaticamente questa modalità.
Electra Arduini, 5A SIA