Voci di Corridoio ripubblica l’articolo uscito nel numero precedente come “Top & Flop del Casale”. A integrazione della versione originale la redazione ha chiesto un’intervista alle docenti impegnate direttamente nelle attività citate nel testo. Come già nella prima pubblicazione, l’intento della redazione è da un lato mettere in luce i valori aggiunti dell’Istituto, dall’altro evidenziare alcuni aspetti che, agli occhi di due studentesse di quinta, avrebbero potuto essere oggetto di una riflessione. Gds
Quali sono i punti di forza del Casale e cosa potremmo migliorare nella nostra scuola? Le lamentele spesso non mancano da parte di studenti, famiglie, docenti e personale, mentre al contrario è più difficile rendersi conto di quello che funziona in un contesto in cui si è immersi ogni giorno. Per cercare di bilanciare pro e contro Voci di Corridoio ha cercato di mettere a fuoco alcuni degli aspetti della vita scolastica.
Diploma
Per iniziare, la formazione che fornisce l’Istituto: gli studenti la apprezzano anche se magari più dopo il diploma che durante gli anni di studio. Un diploma, del resto, che dà molte opportunità in ambito lavorativo o di prosecuzione del percorso di studi in un Its o in università.
Spazi
Non tutti gli spazi sono sfruttati al massimo o correttamente. Sarebbe bello avere uno spazio per lo studio (a Voci di Corridoio ce ne eravamo occupati qui) oppure si potrebbe sfruttare meglio l’atrio, per usarlo nei momenti di pausa o per attività tra pari.
Iniziative
Numerose sono le iniziative alle quali il Casale riesce spesso a partecipare o che organizza in prima persona. Spettacoli, progetti, manifestazioni e simili sono importanti perché aiutano gli studenti a interagire con il mondo esterno e ad accrescere il bagaglio di esperienze.
Organizzazione
In diverse occasioni manca l’efficienza, troppe informazioni arrivano in tempi ristretti oppure sono comunicate in maniera informale. Sarebbe fondamentale una comunicazione chiara, tempestiva e diffusa. A riguardo Voci di Corridoio ha interpellato la prof.ssa Maria Grazia Gioiosano e la prof.ssa Stefania Rotundo, le due vicepresidi dell’Istituto, che spiegano come funziona il meccanismo delle comunicazioni: «Hanno tempi diversi, di solito quando i tempi sono ristretti è perché si tratta di un “richiamo”, cioè si ricorda un avviso già uscito, o a eventi esterni, non dipendenti dalla scuola che si sforza di farle arrivare in tempo». In questo senso è utile la collaborazione di studenti e docenti, ai quali le professoresse chiedono di «leggere le comunicazioni, perché da registro elettronico vediamo che sono in pochi a farlo». Un altro aspetto da non sottovalutare è «segnarsi le credenziali (studenti in particolare) per poter accedere nel registro scolastico».
Posizione
Senza dubbio la posizione nei pressi della stazione è comoda per i pendolari. Non solo, il Casale è anche vicino al centro storico e questo rende facile per le classi raggiungerlo e partecipare alle iniziative culturali della città.
Entrata posticipata e uscita anticipata
Capita che gli studenti saltino giorni interi di scuola per una semplice visita medica, in quanto si ha un orario massimo di entrata e minimo di uscita, nonostante non dipenda dalla loro volontà. Questa regola potrebbe essere aggiornata, magari ampliando l’orario massimo di entrata e quello minimo di uscita. Su questo aspetto le prof.sse Gioiosano e Rotundo precisano che sono stati scelti orari specifici di entrata posticipata e uscita anticipata perché «ci sono tanti studenti e l’idea è stata pensata per quando entreranno nel mondo del lavoro, nel quale non si può entrare quando si vuole» e ricordano anche che, oltre a questo, «la legge prevede l’obbligo di effettuare un numero minimo di ore». Senza dimenticare che
in casi specifici è possibile ottenere permessi fuori dagli orari e queste eccezioni sono visite mediche, fare documenti (permesso di soggiorno, passaporto), motivi sportivi
Bar
Grande gioia per docenti, studenti e personale. Un luogo di svago, caffè, focacce e… socializzazione. Oltre che per le pause durante la mattinata è comodo per consumare il pranzo senza dover uscire da scuola. E soprattutto, ma non meno importante, è molto apprezzato dai giovani per la famosa e buonissima “mezza rosa”.
Settimana dell’educazione civica
Da due anni si svolge la “Settimana dell’educazione civica”, la quale ha riscontrato non poche perplessità da parte degli studenti. Questo perché in quella settimana gli alunni sono carichi di lavoro da fare, del quale non sono ben chiariti gli obiettivi né le modalità di svolgimento e valutazione. Per capire meglio la situazione in questo caso Voci di Corridoio ha intervistato le prof.sse Gorini e Santarsiero, facenti parte della Commissione educazione civica. Per quanto riguarda il carico di lavoro precisano che ci sono pareri discordanti: «Alcuni docenti riportano che c’è un eccessivo carico di lavoro e altri invece sostengono che gli studenti passano ore a fare niente». Inoltre le due professoresse sottolineano l’importanza della «modalità di apertura verso l’esterno per avere un contatto diretto con gli argomenti di attualità».
Le criticità riscontrate per le valutazioni, spiegano, sono state riscontrate anche in altre scuole perché «il ministero chiede di valutare con un numero un’attività che è per competenze». In conclusione affermano che questo triennio è stato un «triennio di sperimentazione» durante il quale sono stati colti i pregi e le criticità che l’anno prossimo cercheranno di migliorare. Un aspetto che sicuramente si vuole migliorare sono le uscite: oltre al fare lezione con persone esterne si vogliono fare anche lezioni all’esterno per «uscire dalla logica della lezione fatta dagli stessi docenti all’interno delle mura scolastiche».
Armadietti
Anche qui torna il concetto di comodità. Per gli studenti è sicuro e comodo poter riporre il proprio materiale all’interno degli armadietti, limitando anche il peso di zaini e cartelle.
Giulia Beretta e Fatima Sayari 5A SIA