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lunedì, Febbraio 17, 2025
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L’evoluzione della scuola con ľIntelligenza Artificiale

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Con il nuovo secolo la società è cambiata radicalmente grazie ad Internet. Ma ad oggi stiamo assistendo a un altro cambiamento epocale per la storia dell’uomo, ossia quello dell’espansione dell’Intelligenza Artificiale (AI) attraverso ChatGPT (e non solo).

Ad occuparsi dell’argomento nella nostra scuola è la professoressa Luisa Broli che, insieme alla professoressa Valeria Scalvini, condurrà, in qualità di esperta, il Laboratorio co-curricolare “Intelligenza Artificiale: pro e contro”. Per questo, ho deciso di porle alcune domande sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e ChatGPT a scuola.

 

Che cos’è l’Intelligenza Artificiale?

La definizione non è per nulla scontata, si registra un acceso dibattito su questo tema. Molti confondono l’IA con ChatGPT. Quando parlo di questo tema, in diversi contesti, mi attengo alla definizione contenuta nel Regolamento approvato nello scorso mese di giugno dal Parlamento Europeo e noto come AI Act: “un sistema di Intelligenza Artificiale è un software, sviluppato con una o più tecniche e approcci, che può, per una determinata serie di obiettivi definiti dall’uomo, generare output quali contenuti, previsioni, raccomandazioni o decisioni che influenzano gli ambienti con cui interagiscono”.

Dopo l’avvento dell’Intelligenza Artificiale e la sua espansione nel mondo digitale, come si sta evolvendo attualmente?

Ogni giorno vengono creati nuovi sistemi di IA, l’evoluzione è velocissima soprattutto nel settore della robotica, delle auto e a guida autonoma e della medicina. Occupandomi di IA devo quotidianamente monitorare le novità in questo settore. Alcune evoluzioni non sono oggi prevedibili.

Lei insieme alla professoressa Scalvini è referente del Progetto PCTO sull’Intelligenza Artificiale. Di che cosa si tratta?

Non siamo referenti di un progetto PCTO. Realizzeremo un laboratorio co-curricolare grazie alle risorse del PNRR (n.d.r. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). In una serie di sei incontri, che inizieranno a gennaio, cercheremo di capire i sistemi di intelligenza artificiale sperimentando quelli generativi di testi (ad es. Chat-GPT, Bard, Perplexity) e immagini (ad es. Dall-E e Leonardo.Ai). Impareremo a formulare i cosiddetti “prompt” dialogando con tali sistemi. Discuteremo delle implicazioni sociali, giuridiche ed economiche dell’IA evidenziando i vantaggi e i rischi di questa nuova sfida tecnologica.

Come può essere utilizzata l’Intelligenza Artificiale a scuola?

I sistemi di IA possono diventare ottimi collaboratori di studenti e docenti, ma non potranno sostituirli.

L’IA consente di personalizzare l’apprendimento e di potenziare le competenze degli studenti, ad esempio nella scrittura di testi, in italiano e nelle lingue straniere, e nell’elaborazione del proprio curriculum vitae.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa estensione digitale?

Le potenzialità sono notevoli: si pensi, ad esempio, alle applicazioni dell’IA nella medicina e nella formulazione delle diagnosi basate su moltissimi dati raccolti e archiviati dai sistemi di IA. Anche nella previsione di eventi meteorologici avversi l’IA è fondamentale. In casi di questo tipo si parla di IA per il bene sociale. Purtroppo però gli umani a volte fanno pessimo uso degli strumenti tecnologici: i droni utilizzati nelle tragiche guerre contemporanee si basano su sistemi di IA. Inoltre la raccolta dei dati sugli umani tramite i social network, l’uso delle carte di credito e i cookie possono creare delle distorsioni nei sistemi economici e politici fondati sulla democrazia. Molto interessanti sono le considerazioni espresse dalla filosofa Shoshana Zuboff che evidenzia i rischi del “capitalismo della sorveglianza”.

Lei la considera uno strumento di crescita per un bambino o per un adolescente?

I bambini non possono essere lasciati da soli nell’utilizzo di sistemi di IA; possono eventualmente osservare ciò che fanno i genitori e gli insegnanti. A partire dai tredici anni, come previsto dal Garante per la protezione dei dati personali, le ragazze e i ragazzi possono utilizzare ChatGPT, ma è necessaria l’autorizzazione dei genitori. Gli adolescenti sono i cittadini del futuro, la loro crescita dipende da infiniti fattori, anche l’IA è uno di questi.

Quali sono i rischi di questa nuova tecnologia a scuola?

Il rischio è che gli studenti considerino queste nuove tecnologie come dei mezzi capaci di sostituire lo studio e di eliminare la fatica necessaria per diventare persone preparate e competenti. Occorre capire invece che gli umani dovranno essere sempre migliori dell’IA: solo in questo modo, grazie ad una vasto orizzonte culturale, potranno accorgersi degli errori dell’IA, le cosiddette “allucinazioni”.

Ci sono dei sistemi per capire se il lavoro è stato realizzato dall’Intelligenza Artificiale?

Esistono numerosi sistemi capaci di riconoscere testi e immagini creati dall’IA, ma tali sistemi non sono al momento del tutto affidabili. Questa lotta mi ricorda il gioco di “guardie e ladri”: è una bella sfida!

Quali sono i sistemi di Intelligenza Artificiale adatti per l’uso scolastico?

Non ci sono sistemi specifici, occorre che le studentesse e gli studenti siano alfabetizzati in materia di IA, non solo in ambito tecnologico. Occorre che i ragazzi sappiano cogliere pienamente le sfide dell’IA, evidenziando le opportunità e i rischi. I giovani sono il nostro futuro e la scuola non può restare indietro.

Martina Salanitro 5A RIM

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