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domenica, Dicembre 7, 2025
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Giovani e uso di sostanze: il Casale da che dipende?

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Negli ultimi anni il consumo di sostanze, bevande alcoliche e caffeina è in crescita tra i giovani e anche al Casale il fenomeno è presente. Ma quanto è diffuso? Per coglierne la dimensione abbiamo deciso di usare un questionario anonimo sottoposto a un campione di 224 studenti, rappresentativo di oltre un quarto della popolazione studentesca. L’indagine aveva come obiettivo indagare gli abusi e le dipendenze nella nostra scuola, dalle sostanze stupefacenti agli smartphone. Abbiamo chiesto ai ragazzi di rispondere a delle domande anonime, e i dati che abbiamo raccolto ci hanno permesso di fornire un quadro generale su un argomento sempre poco discusso.

Il quiz lo abbiamo introdotto con domande generali che riguardavano il sesso e l’età, da cui è emerso che il 56.3% delle intervistate sono state ragazze, il 42% ragazzi e la restante percentuale studenti non binari; una buona parte sono ragazzi maggiorenni (32,6%), mentre i restanti sono perlopiù studenti compresi trai 15-17 anni, fascia in cui rientra circa il 60% del campione.

LA BOTTEGA DEL CAFFE’

Partendo dal consumo di caffeina o tè, è emerso che il 35% non ne assume, il 16,6% circa 3 volte a settimana, il 27% 1 volta al giorno e in percentuale minore alcuni assumono caffeina 2-3 volte o più al giorno (5,8%). Questa è una dipendenza a cui non si presta la dovuta attenzione, perché comporta disturbi dell’apparato fisico, tra cui iperattività e disturbi del sonno, che vanno a gravare drasticamente sulla vita scolastica dell’alunno.

Dipendenze Casale - caffè

LA PRIMA SIGARETTA

Non meno dannoso è il fumo, che tuttavia è una “moda” meno diffusa tra le aule dell’istituto. Dichiara di fumare solo il 19,6% degli intervistati per le sigarette e il 5,8% per quelle elettroniche.

Tra questi il 32,2% ne fuma almeno 5 al giorno, il 32,2% tra 2 e 4, il 35,6% una. Un quinto degli intervistati ammette anche l’uso di droghe, di cui il 6,8% da una volta alla settimana in su, con una “preferenza” per cannabis e derivati (49,3%).

Ma la situazione del Casale è diversa rispetto a quella italiana? Come modello di riferimento abbiamo preso in considerazione la “Indagine conoscitiva sulle dipendenze patologiche diffuse tra i giovani”, nel 2020 il 26% degli studenti italiani tra 15 e 19 anni ha dichiarato di aver usato almeno una sostanza illegale nell’arco della vita, il 19% nell’ultimo anno, in linea con quanto rilevato a scuola.

TROPPO ALCOL

Rispetto al consumo di alcolici, il 38,8% dichiara di non bere, il 16,1% consuma una bevanda al mese, il 22,8% fa uso 1 volta alla settimana e il 5,8% ne fa uso più di 4 volte a settimana; di questi studenti il 48,8% beve solo durante il fine settimana mentre l’11,7% consuma alcolici anche durante la settimana. Si tratta di dati significativi dal momento che

le istituzioni sanitarie raccomandano nei giovani di non assumere sostanze alcoliche,

mentre nel campione analizzato il 21% ha dichiarato di essere stato ubriaco almeno una volta nell’ultimo anno, il 10,3% circa 4-5 volte, il 9,4% una volta al mese, il 6,7% una volta alla settimana.

SITUAZIONE ITALIANA

Allargando lo sguardo alla situazione italiana e facendo riferimento all’Indagine per il Parlamento, nel 2020 il 18,2% dei ragazzi e il 18,8% delle ragazze di età compresa tra gli 11 e i 17 anni ha dichiarato di aver consumato almeno un alcolico durante l’anno. Nonostante nel 2020 i valori percentuali di entrambi i sessi fossero sullo stesso livello, negli anni successivi c’è stata una diminuzione dei consumi di alcolici da parte dei ragazzi, mentre per le ragazze il valore è cresciuto progressivamente soprattutto negli anni 2019- 2020, nei quali il tasso è cresciuto del 2%. La consumazione di alcolici per i giovani è di tipo occasionale per circa il 17,6%, e quasi sempre non accompagnata da pasti; le consumazioni principali sono: per i ragazzi birra (14,3%) e in secondo luogo alcolici/amari/superalcolici (12,4%), mentre per le ragazze le preferenze sono opposte, con il 13,5% che preferisce questi ultimi e il 12,2% che sceglie la birra.

Queste rilevazioni però classificano entrambi i sessi come soggetti a rischio, in quanto minori di 18 anni, poiché secondo il livello di consumazione dovrebbe essere pari a zero in modo da evitare danni anche permanenti alla salute. Inoltre il 4,3% dei giovani compresi in questa fascia d’età fa un consumo di alcolici superiore rispetto alla norma; alcuni esempi possono essere la consumazione giornaliera, il consumo fuori pasto a livello settimanale e il binge drinking ovvero la consumazione in media di 5-6 drink a serata. Altro fatto rilevante di questo fenomeno riguarda gli episodi di ubriacatura tra i giovani compresi tra 16 e 17 anni. Il 35% degli studenti italiani si è ubriacato almeno una volta nella vita, fino al punto di barcollare, non riuscire a parlare correttamente, vomitare o dimenticare l’accaduto mentre il 27% si è ubriacato nel corso degli ultimi 12 mesi. Per quanto riguarda il fenomeno del binge drinking, il 16% degli intervistati da Istat dichiara di averlo fatto durante l’ultimo anno; tra questi il 65% meno di 2 volte nell’arco di due mesi, il 28% dalle 3 alle 9 volte, il 6,5% 10 volte o più.

Dipendenze Casale - smartphone

TECNOLOGIA

Ultimi, ma non per importanza, gli smartphone. Tra i giovani la dipendenza più diffusa è indubbiamente quella da apparecchi tecnologici, con un preoccupante 53,6% che usa il telefono per più di 5 ore al giorno: un quarto degli intervistati lo ha tra le mani per circa un terzo o più di un terzo della giornata e solo il 13,1% lo usa per meno di tre ore, uno su dieci. Del resto sei studenti del Casale su dieci non lo spengono di notte e lo tengono sul comodino (55,8%) o sotto il cuscino (7,6%), in una continua iperconnessione.

Leonardo Dellacqua e Rossella Sampieto, 3C TUR e 4C TUR

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